🧭 Oltre i Vincoli Tradizionali: Il Project Management Guidato dal Valore
Per anni il successo dei progetti è stato valutato sulla base della “triplo vincolo”: tempo, costi e qualità. Oggi questo paradigma non basta più. Secondo Harold Kerzner, autore di riferimento nel campo, un progetto può rispettare tutte le scadenze e rimanere nel budget… e tuttavia essere un fallimento.
👉 Perché?
Perché non ha generato valore ovvero non ha generato un impatto positivo sulla nostra azienda e/o sul cliente.
🌐 Contesto in Evoluzione: perché oggi serve un approccio diverso
Viviamo in un’epoca di profondo e costante cambiamento, caratterizzata da:
- Evoluzioni tecnologiche continue
- Dinamiche di mercato imprevedibili
- Pressioni competitive crescenti
- Comportamenti dei clienti in rapida trasformazione
💥 Questo scenario ha generato una compressione drastica dei tempi di analisi e realizzazione dei progetti. Le organizzazioni sono spesso costrette a lanciare iniziative strategiche senza avere tutte le informazioni disponibili al momento del kickoff.
Questa contrazione dei tempi fa si che i progetti partono su basi incomplete, basate su:
- Assunzioni non validate
- Requisiti vaghi o instabili
- Contesti tecnologici ancora da esplorare
❗ Il risultato? Una elevata incertezza iniziale e il rischio concreto che molte delle assunzioni si rivelino errate, compromettendo la capacità del progetto di:
- Generare benefici reali
- Produrre valore riconosciuto dagli stakeholder
- Restare allineato con gli obiettivi strategici
🛑 In questo contesto, l’approccio tradizionale, plan-driven, non è più sufficiente.
🛍️ Consumatori orientati al valore: perché i progetti devono evolversi
Un altro elemento cruciale è il cambiamento delle aspettative dei consumatori. Sempre più clienti, sia nel B2B che nel B2C, prendono decisioni di acquisto basate su valori condivisi, impatto e trasparenza, non solo su prezzo e qualità.
👉 Questo fenomeno, noto come value-driven consumerism, rende necessario che anche i progetti siano concepiti e realizzati per generare valore percepibile dal cliente finale.
Secondo Forbes, i consumatori cercano brand e soluzioni che:
- Riflettano i loro valori (es. sostenibilità, etica, innovazione)
- Dimostrino coerenza tra obiettivi dichiarati e risultati ottenuti
- Generino un impatto positivo concreto
💡 Per le aziende, ciò implica che anche i progetti interni, tecnologici o trasformativi devono avere un orientamento esplicito al valore per il cliente, altrimenti rischiano di produrre risultati formalmente corretti ma strategicamente irrilevanti.
🎯 Che cos’è il Value-Driven Project Management?
Il Value-Driven Project Management (VDPM) propone un cambio di prospettiva: non basta più “consegnare il progetto” nel rispetto dei vincoli definiti, bisogna garantire che i benefici attesi siano reali, misurabili e strategicamente rilevanti.
Un cambiamento fondamentale di mentalità sta nel considerare i deliverable non più il fine del progetto, ma diventano un mezzo per raggiungere l’obiettivo reale: la generazione di valore. Ogni attività, ogni risultato intermedio, ogni output prodotto deve essere valutato in funzione dell’ outcome generato, cioè di come contribuisce alla creazione del valore atteso. Questo approccio riduce il rischio di portare a termine progetti “perfetti” ma irrilevanti dal punto di vista del business.
Harold Kerzner, nel suo approccio al Value-Driven Project Management, identifica quattro tipologie di valore che i progetti possono generare per un’organizzazione. Queste categorie aiutano a comprendere e misurare l’impatto complessivo dei progetti oltre i tradizionali parametri di tempo, costo e ambito.
- Valore Interno (Enhancement/Internal Value)
Miglioramenti interni che aumentano l’efficienza operativa, riducono gli sprechi o ottimizzano i processi aziendali. Esempi includono l’automazione dei processi, la formazione del personale e l’adozione di nuove tecnologie per migliorare le operazioni interne. - Valore Finanziario (Financial Value)
Benefici economici diretti come l’aumento dei ricavi, la riduzione dei costi o il miglioramento del ritorno sull’investimento (ROI). Questo tipo di valore è spesso misurato attraverso indicatori finanziari chiave e analisi costi-benefici. - Valore Futuro (Future Value)
Benefici a lungo termine che posizionano l’organizzazione per il successo futuro, come l’innovazione, lo sviluppo di nuove competenze o l’espansione in nuovi mercati. Questi progetti potrebbero non generare benefici immediati, ma sono cruciali per la sostenibilità e la crescita a lungo termine. - Valore per il Cliente (Customer-Related Value)
Miglioramenti che aumentano la soddisfazione del cliente, la fidelizzazione o l’esperienza complessiva del cliente. Esempi includono l’implementazione di sistemi di feedback dei clienti, il miglioramento della qualità del prodotto o la personalizzazione dei servizi offerti.
📊 Cosa ci dicono i dati
Secondo il report PMI Pulse of the Profession 2024:
- Il 35% dei progetti fallisce perché non fornisce valore atteso al business
- Solo il 23% dei progetti privi di benefici chiaramente identificati è percepito come “di successo” dai C-level
- Le aziende che adottano un approccio orientato al valore aumentano del 42% la probabilità di raggiungere i loro obiettivi strategici
💡 Questo perché value-driven PM:
- Seleziona meglio i progetti da eseguire
- Riduce l’investimento in progetti inutili
- Misura costantemente i benefici e non solo i deliverable
📈 Benefici Economici dell’Adozione del VDPM
- Miglioramento del ROI e dell’Efficienza Operativa
Studi hanno dimostrato che l’adozione di pratiche di project management orientate al valore può portare a un aumento significativo del ROI. Ad esempio, un’analisi ha evidenziato che l’implementazione di un PMO ben gestito ha contribuito a migliorare l’efficienza dei processi e a generare un ROI positivo per l’organizzazione. - Allineamento Strategico e Selezione dei Progetti
Il VDPM enfatizza l’importanza di selezionare e gestire progetti che siano strettamente allineati con gli obiettivi strategici dell’organizzazione. Questo approccio consente di evitare investimenti in iniziative che non apportano valore tangibile, ottimizzando l’allocazione delle risorse e migliorando i risultati economici complessivi. - Focalizzazione sui Benefici Durante l’Esecuzione del Progetto
Un report del Project Management Institute sottolinea l’importanza di mantenere l’attenzione sui benefici attesi durante l’intero ciclo di vita del progetto. Questo focus continuo aiuta a garantire che i progetti non solo rispettino i vincoli di tempo e budget, ma anche che realizzino i benefici previsti, contribuendo così al valore complessivo per l’organizzazione.
🧠 Il nuovo ruolo del Project Manager
Il project manager moderno non è più solo un coordinatore tecnico ma deve diventare un business leader.
Deve:
- Contribuire alla selezione dei progetti in base a ROI e valore atteso
- Monitorare e misurare i benefici durante il ciclo di vita
- Avere il coraggio di cancellare o ridefinire i progetti che non producono valore
- Parlare il linguaggio del business: KPI, strategia, ritorni
🔁 Questo nuovo ruolo si applica a qualsiasi tipo di progetto, non solo a quelli di sviluppo prodotto, ma anche a:
- Progetti commessa, dove il valore risiedere nella soddisfazione cliente e nella marginalità
- Progetti interni o di trasformazione, dove il valore è culturale e/o operativo
- Qualsiasi approccio: agile, ibrido o predittivo: il focus non è sul metodo ma sul risultato finale
👉 Essere value-driven è indipendente dal settore, dal tipo di progetto o dalla metodologia usata. È una responsabilità trasversale del PM.
📈 Best Practice per un Project Management a Valore Aggiunto
Per trasformare i progetti in motori di valore reale, è necessario cambiare mindset ma servono anche strumenti e pratiche concrete:
✅ Metriche di benefici attesi nei piani: non solo deliverables, ma impatto sul business.
✅ KPI orientati al valore: ad esempio, Benefits Value, Customer Impact, Time to Value.
✅ “Value review” periodiche: checkpoint progettati per rivedere se il valore previsto è ancora valido o deve essere ridefinito.
✅ PMO integrato con la strategia aziendale: da centro operativo a facilitatore di scelte di valore.
✅ Valutazione post-progetto basata sui benefici ottenuti, non solo sulla chiusura formale.
✅ Design Thinking: utilizzato nelle fasi iniziali del progetto (ma anche in corso d’opera) per:
- Comprendere i reali bisogni degli utenti
- Co-creare soluzioni desiderabili e fattibili
- Validare rapidamente ipotesi attraverso prototipi e feedback
→ Il Design Thinking è cruciale per identificare e generare valore prima ancora di costruire, riducendo il rischio di realizzare soluzioni “perfette ma inutili”
✅ User Story Mapping: aiuta team e stakeholder a visualizzare il percorso dell’utente e allineare lo sviluppo ai reali bisogni, evitando funzionalità inutili.
✅ Utilizzo del Project Value Board (PVB)
Uno strumento visuale per definire, condividere e monitorare:
- La value proposition del progetto
- I benefici attesi per business e cliente
- Le attività e risorse critiche
- Le sfide e vincoli da considerare
→ Il PVB aiuta team e stakeholder a restare focalizzati sull’ottenimento del massimo valore lungo tutto il ciclo di vita del progetto.
✅ Conclusione
💡 Essere value-driven non è più solo una buona pratica progettuale. È una necessità competitiva.
Nel nuovo scenario, il valore non è un’opzione: è il nuovo metro di giudizio per ogni progetto.
Come afferma Kerzner:
“Non importa quanto bene esegui un progetto, se stai lavorando sul progetto sbagliato.”
Il futuro del project management è nella sua capacità di generare valore, oltre a consegnare deliverables nel rispetto dei vincoli assegnati.
👉 Adottare il Value-Driven Project Management significa non solo “fare le cose bene” ma soprattutto “fare le cose giuste”.
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👉 Un primo passo concreto per trasformare i progetti in veri motori di valore.